Il Distretto della Pesca in Tunisia
per il progetto “Blockchain Mare Nostrum”
Nell’ambito del progetto “Blockchain Mare Nostrum”, il Distretto della Pesca e Crescita Blu ha incontrato i partner italiani e tunisini per discutere sulle attività da porre in essere. Il Distretto della Pesca, rappresentato dalla Dr.ssa Angelita Marino, si occupa della comunicazione e di coinvolgere le imbarcazioni di piccola pesca. Il progetto permette ad aziende ittiche italiane e tunisine di garantire trasparenza ai consumatori creando una struttura dati che consiste in elenchi crescenti di record, denominati “blocchi”, collegati tra loro in modo sicuro utilizzando la crittografia. Il progetto creerà due poli di cooperazione transfrontaliera che interagiranno con l’obiettivo comune di promuovere lo sviluppo, l’integrazione e il trasferimento di tecnologia per la gestione sostenibile delle risorse ittiche. La Blockchain è una tecnologia perfetta per i prodotti della pesca. Attraverso essa si può ottenere: la riproduzione digitale della storia dei prodotti, l’accesso in tempo reale alle notizie tramite dashboard e, in caso di problemi, offre la possibilità di ricostruire la catena per identificarne la causa. Il progetto incoraggia le parti interessate a condividere i dati. Questo darà un maggiore visibilità e forza alle piccole e medie imprese del Mediterraneo, offrendo loro la possibilità di avere più mercati. Sono stati individuati due progetti pilota con due mercati del pesce telematici, uno a Mazara e l’altro a Biserta, e una piattaforma di trading dove le imprese possono vendere e acquistare prodotti della pesca tramite contratti in linea. Si prevede la realizzazione di una piattaforma online, dove i venditori possono creare il proprio listino prezzi e dove acquirenti e consumatori possono ordinare prodotti di loro interesse, ma anche di una vetrina per le aziende dove promuovere i propri prodotti. Blockchain offre, inoltre, la garanzia del rischio di insolvenza. Le aziende devono rispettare i requisiti delle norme di sicurezza, igiene e tracciabilità del pescato. Il consumatore potrà eseguire la scansione del QR-Code con smartphone e tablet e avrà la storia del pesce in tempo reale. Capofila ل del progetto è il Gruppo interprofessionale di prodotti della pesca ” GIPP”. Gli altri partner sono: So.Gest Ambiente Srl”, SQLI, Comune di Mazara del Vallo e Cermed.
Tonino Fisco
Ufficio Stampa del Distretto Pesca
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